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Ipsnosi Ericksoniana

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2013 13:34
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08/05/2013 13:30

Ipnosi Ericksoniana
Ognuno di noi, nel corso della vita, apprende un gran patrimonio di capacità, di esperienze, la maggior parte delle quali vengono immagazzinate nella nostra mente senza che ce ne rendiamo conto.

Secondo il modello di Milton Erickson, si pensa che accumuliamo inconsapevolmente tutti questi elementi nella parte inconscia della mente, dove restano intatti e sempre a nostra disposizione per poter essere utilizzati sotto forma di risorse anche a distanza di molto tempo e in diversi contesti.

Spesso le persone non stanno bene o non si sentono pienamente realizzate perchè non sono in contatto con le proprie risorse custodite nell'inconscio, non riuscendo così a realizzare pienamente le proprie potenzialità.

Il termine "inconscio" viene utilizzato per fare riferimento alla parte più profonda della nostra mente, alle aree cerebrali implicate in processi che riguardano le emozioni, la creatività, l'immaginazione.

Per avvicinare l'inconscio (e, quindi, tutte le risorse interiori in esso immagazzinate) è necessario raggiungere uno stato mentale particolare.

Questo stato è la trance ipnotica: uno stato modificato di coscienza durante il quale l'attività cerebrale si sposta dall'emisfero sinistro (sede dei processi razionali) all'emisfero destro (sede della fantasia e della creatività);
in questo stato l'attenzione tende a focalizzarsi all'interno della mente, in uno spazio protetto dove è possibile creare nuova sintesi mentale, trovando il giusto distacco da una realtà circostante spesso avvertita come limitante.

La trance ipnotica può essere paragonata allo stato di "dormiveglia", esperienza comune di quegli attimi prima di addormentarsi, quando, pur mantenendo un minimo contatto con la realtà esterna, l'interesse è rivolto all'interno di se stessi.
Se si riesce a mantenere questa condizione, è possibile "spegnere la razionalità" per ritrovare il contatto con modalità di funzionamento mentale più arcaiche, profonde, caratterizzate da immagini e sensazioni.

La capacità di entrare in trance è spontanea e fa parte della natura umana, può però essere favorita e stimolata dall'intervento di un terapeuta utilizzando l'ipnosi come strumento.

Secondo il modello Neo-Ericksoniano della psicoterapia ipnotica, lo psicologo utilizza l'ipnosi per aiutare la persona ad avere accesso alle proprie potenzialità e risorse interiori, in modo tale che possano essere innescati quei processi di autoguarigione e automiglioramento dei quali è capace la mente umana, in accordo con una visione ormai sempre più accettata che si riferisce al sistema integrato mente-corpo.

Dunque, lo stato modificato di coscienza non rappresenta un elemento terapeutico di per sé ma, piuttosto, il veicolo del processo di cambiamento e guarigione. Infatti nella trance ipnotica l’individuo ha la possibilità di creare nuove realtà soggettive e virtuali e, messo a contatto con le sue risorse, è stimolato a trovare le soluzioni anche in modo inconsapevole all’interno di queste esperienze per affrontare le difficoltà del momento.
[Modificato da MarcoBesana 08/05/2013 13:34]
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